Dalla Stele di Carlo Scarpa in Piazza della Loggia, tre percorsi nella memoria
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La Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC di Brescia promuove, di concerto con l’Ordine, "Dalla Stele di Carlo Scarpa in Piazza della Loggia, tre percorsi nella memoria", una mostra curata da Luisa Bondoni per ricordare la strage del 1974 e il ruolo o dell’architettura nella costruzione della coscienza collettiva.

Allestita presso la Galleria di Palazzo Martinengo delle Palle e patrocinata da Nuova Consulta AL, si apre il giorno del 51° anniversario della strage di Piazza della Loggia, dove il 28 maggio 1974 un attentato terroristico uccise 9 persone, ferendone oltre 100, durante una manifestazione contro il terrorismo neofascista.

A partire dalla Stele commemorativa progettata da Carlo Scarpa e realizzata tra il 1974 e il 1976 accanto al pilastro danneggiato dall’esplosione, l’iniziativa propone una riflessione sull’architettura come mezzo di conservazione e attivazione della memoria collettiva. Dopo il tragico attentato, Piazza della Loggia non fu più la stessa: un luogo apparentemente neutro si è trasformato in spazio simbolico, in punto di dolore e ricordo. La Stele, con la sua presenza discreta ma intensa, testimonia la funzione dell’architettura nel dare forma al lutto e al ricordo.

La mostra si apre con una selezione di disegni originali di Scarpa, provenienti dall’archivio del MAXXI di Roma. Questi materiali restituiscono il lungo processo progettuale che ha condotto alla realizzazione del monumento: un lavoro fatto di variazioni, ripensamenti, ricerche formali e simboliche, tutte orientate a dare senso a un evento traumatico.

Accanto a questa “stanza della Stele”, la mostra si articola in tre sezioni fotografiche affidate ad altrettanti autori non bresciani: Silvia Camporesi, Marco Introini e Paolo Riolzi. Con approcci e sensibilità differenti, i tre fotografi interpretano il tema della memoria attraverso l’immagine contemporanea della città. I loro progetti non ricostruiscono solo un fatto storico, ma attivano un percorso intimo e collettivo, invitando il visitatore a riscoprire segni nascosti e stratificazioni urbane che raccontano il rapporto profondo tra spazio e tempo.

Le fotografie si fanno metafora visiva della memoria come processo: un attraversamento del passato che dialoga con il presente e orienta il futuro. L’esposizione non propone una lettura didascalica, ma sollecita l’osservatore a superare i limiti fisici dell’allestimento, a lasciarsi coinvolgere emotivamente, a ripensare la città e la storia come elementi vivi, in continua trasformazione.

In questo senso, la mostra è un contributo dell’architettura e dell’arte alla costruzione della coscienza collettiva, un invito a rileggere i luoghi urbani come archivi di esperienze condivise, dove ogni frammento può riattivare la memoria e aprire nuove prospettive sul futuro.

Inaugurazione e visita

La mostra sarà inaugurata il 28 maggio alle ore 17:30 presso la sede dell’Ordine, in via San Martino della Battaglia 18 a Brescia. La partecipazione, gratuita, conferisce 2 cfp (iscrizioni tramite Portale Servizi Cnappc). La mostra è aperta dal 28 maggio al 15 luglio.

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