C’è tempo fino al 31 maggio per richiedere la deroga al pagamento dei contributi minimi soggettivi Inarcassa. Come stabilito dal Regolamento Generale della Previdenza, articolo 4 comma 3, è possibile per chi prevede di conseguire nel 2023 un reddito professionale inferiore a 17.069 euro, accedendo alla possibilità di pagare il 14,5% del solo reddito effettivamente prodotto entro dicembre 2024, dopo la presentazione della dichiarazione on line.
È possibile derogare per un massimo di 5 anni, anche non continuativi, nell’arco della vita lavorativa, avendo sempre garantiti tutti i servizi di assistenza (maternità, sussidi, indennità temporanea inabilità, mutui, finanziamenti), la possibilità di presentare domanda di riscatto di laurea, servizio militare e periodi di lavoro all’estero e la ricongiunzione dei periodi assicurativi maturati presso altre gestioni previdenziali.
Il contributo minimo integrativo e il contributo di maternità vanno comunque versati entro i termini previsti (30 giugno e 30 settembre dell’anno in corso).
Gli effetti
La deroga determina la diminuzione dell’anzianità contributiva utile alla pensione che viene riconosciuta in misura proporzionale a quanto versato per l’annualità interessata, ma si potrà integrare gli importi non versati richiedendo il riscatto entro i cinque anni successivi.
Per maggiori informazioni » inarcassa.it/articoli/deroga-contributo-minimo-soggettivo