Dal segno al disegno, dal chiaroscuro al colore: lo spazio prende forma e l’idea si fa progetto. A questa trasformazione dà voce “Segni di/Segni”, la mostra dedicata all’architetto Cesare Rota Nodari ospitata alla Fondazione Legler per la Storia economica e sociale di Bergamo di Brembate di Sopra fino al 23 dicembre.
L’esposizione, curata da Edoardo Milesi (Archos), ricompone pratiche e contenuti di una lunga esperienza professionale, restituendo al tratto il ruolo di pensiero in atto, capace di orientare scelte, costruzioni e significati.
Sessant’anni di lavoro scorrono attraverso materiali che raccontano un mestiere articolato, dal tecnigrafo alla plastilina, dai plastici alle tavole di progetto, dalle pubblicazioni ai restauri dell’edilizia storica e rurale. Nei disegni a grafite e inchiostro si legge l’avvio dell’idea; nel cantiere, la sua verifica concreta, trasformata in uso, comunità, durata.
La mostra nasce da una donazione d’archivio che ha fatto confluire i materiali professionali di Rota Nodari, nel Centro Studi Valle Imagna. Oggi conservati presso la Fondazione, vengono ordinati, studiati e resi accessibili. Schede, studi e documenti definiscono una sorta di “concretezza immateriale”, in cui il segno anticipa il progetto e ne misura gli effetti nello spazio abitato.
Il percorso mette in relazione schizzi che indagano proporzioni e luce, modelli che legano progetto e contesto, pagine che raccontano un mestiere inteso come servizio. Ne emerge una narrazione compatta, in cui il segno non rappresenta soltanto, ma agisce, orienta, prende posizione.
La mostra è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 presso la sede della Fondazione, via Legler 14 Brembate di Sopra. Ingresso gratuito, previsto 1 cfp autocertificabile.
Titolo Scheda
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n. crediti formativi professionali: x cfp
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