Tra le mostre sono attualmente aperto alla Triennale di Milano, la cui visita conferisce anche cfp a tutti gli architetti.
Gae Aulenti
È ancora visitabile fino al 12 gennaio la mostra monografica dedicata a Gae Aulenti (1927-2012), che, curata da Giovanni Agosti, ricostruisce la prima volta in modo completo la carriera di una delle figure più rappresentative dell’architettura e del design contemporanei, passata in oltre sei decenni di carriera dal disegno a scala urbana all’exhibition design, dall’architettura del paesaggio alla progettazione degli interni, dal furniture design alla grafica e alla scenografia teatrale. 13 stanze per 13 ambienti da lei disegnati, arricchiti da modelli, disegni, oggetti d’epoca, dall’arrivo al mare per la Triennale di Milano (1964), al negozio Olivetti di Buenos Aires (1968) alla stazione della Metropolitana di Napoli e l’Aeroporto di Perugia, passando per il Musée d’Orsay di Parigi (1986), la scenografia di Elektra alla Scala di Milano (1994).
Elio Fiorucci
È invece aperta fino al 16 marzo la retrospettiva su Elio Fiorucci (Milano, 1935-2015), che esplora le differenti dimensioni creative del designer e imprenditore. Ha dato vita a un marchio che negli anni sessanta ha rivoluzionato il costume, la moda e la scena dell’arte contemporanea in Italia. E anche l’architettura con concept store che hanno proposto al pubblico abbigliamento, dischi, pubblicazione e oggetti inediti. Curata da Judith Clark con progetto di allestimento di Fabio Cherstich, è la più completa e ampia mai dedicata all’artista e include vicende umane, imprenditoriali e culturali attraverso oltre 500 oggetti tra provenienti dal suo archivio personale e prodotti industriali che ne raccontano l’inconfondibile estetica.
Ettore Sottsass. Architettura paesaggi rovine
La prosecuzione del ciclo espositivo dedicato a Ettore Sottsass prosegue fino al 13 aprile con la retrospettiva curata da Marco Sammicheli con Barbara Radice e Iskra Grisogono di Studio Sottsass e l’art direction di Christoph Radl. Si tratta del quinto progetto del ciclo espositivo a lui dedicato, che esplora la dimensione dell’architettura attraverso il disegno, facendo emergere una riflessione sul tempo e sulla progettazione. In mostra sono disegni del periodo successivo a Memphis e un testo del 1992 intitolato “Rovine”. È allestita all’interno della Sala Sottsass, che da inizio 2021 ospita l’installazione permanente di Casa Lana, fedele ricostruzione aperta al pubblico grazie alla donazione di Barbara Radice Sottsass.