Un altro amico è andato avanti.
Sembra ieri quando, catapultato nel sistema ordinistico, ci siamo conosciuti.
Era più o meno il 2001 e in questi quindici anni, pur vivendo storie diverse in realtà differenti e non vicine che non hanno permesso di frequentarci più di tanto, ho avuto modo di conoscere la sua onestà intellettuale, la generosità e il sincero disinteresse nel mettersi a servizio dei colleghi.
Trovandoci contrapposti alle primarie per le candidature al Consiglio nazionale, ho apprezzato il suo passo indietro, fatto con molta dignità, i suoi complimenti, sinceri e sicuramente non di circostanza e l’immutata voglia di continuare a mettersi a disposizione, come il tempo avrebbe dimostrato.
Ricordo quando mi chiamava, per riferirmi puntualmente sull’esito delle riunioni alle quali era delegato in rappresentanza del Consiglio, i suoi interventi, fatti con passione ma anche con grande competenza.
Ho seguito anche i suoi sfoghi sul social network dove ci eravamo scambiati l’amicizia.
Un’amicizia non formale ma basata su dialogo e sincerità, perché Enzo era un amico vero.
Ferruccio
giugno 2016