Nel disegno di Legge di Bilancio 2019, attualmente in discussione nell’aula del Senato della Repubblica, all’articolo 1 commi 86-93, viene introdotta l’istituzione della “Centrale per la progettazione delle opere pubbliche”, su intenzione del Ministero dell’economia e finanze, in base alla quale l’Agenzia del Demanio potrebbe assumere la veste di progettista di opere pubbliche, stazione appaltante e soggetto di committenza delegata da parte di altre Amministrazioni. La Conferenza nazionale degli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori italiani, tenutasi a Torino presso la Centrale Lavazza e a Ivrea negli spazi Olivetti il 14 e 15 dicembre, ha chiesto con forza che l’articolo 1 commi 86-93, della Legge di Bilancio 2019 venga modificato attraverso l’emendamento già proposto dal Consiglio Nazionale Architetti PPC insieme alla Rete delle professioni tecniche, sostituendo la Centrale unica di progettazione con un organismo centrale di programmazione degli interventi infrastrutturali, del vero punto dolente del sistema Italia che attualmente non permette di costruire un chiaro, efficace e lungimirante progetto di trasformazione delle nostre città e dei nostri territori, che necessitano, in egual modo da nord a sud, di azioni forti e non più straordinarie per la difesa del patrimonio ambientale, architettonico e infrastrutturale da tempo in grave difficoltà.