“BIM Monitoring”: nel 2018 i bandi sono stati 291 per 246 milioni di euro

Dal 1° gennaio il BIM è diventato ufficialmente obbligatorio anche in Italia negli appalti pubblici di lavori complessi del valore superiore a 100 milioni di euro. Qual è la situazione reale del paese?

Secondo “BIM Monitoring”, il rapporto da poco diffuso redatto dall’Osservatorio Cnappc-Cresme, l’Italia sembrerebbe essere stata sulla via dell’applicazione anche prima dell’operatività della riforma e per opere di importi inferiori ai 100 milioni di euro.

Tra il 2015 e il 2018 c’è stato un incremento generale dei bandi in BIM, passati da circa 30 nel 2015 a 99 nel 2017 a 291 nell’anno appena chiuso, che ha gestito procedure per un valore di 246 milioni di euro (nel 2017 sono stati 36 milioni), incrementati dal 12% sul totale nel primo trimestre al 30% del quarto.

Modifiche si rilevano anche sul fronte della committenza, con un ricorso al BIM che sembra proporzionato alle dimensione e all’importanza degli enti (ma anche alla possibilità di spesa, adeguamento procedure e preparazione del personale). 82,7 milioni di euro sono stati infatti banditi dalle amministrazioni centrali (totale di 172 gare sulle 291 totali, bandite da enti tra cui emerge l’Agenzia del Demanio), 35,5 milioni dalle regioni (9 gare), 71,5 milioni di euro dai gestori di servizi pubblici (22 gare fra cui il ruolo principale è giocato dall’Anas con gli accordi quadro che hanno tuttavia avuto influenze negative sull’andamento delle gare) mentre sono per adesso solo 31 i comuni (12,5 milioni di euro), che però hanno avviato un numero maggiore di procedure di dimensioni minori.

Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, il Sud del paese sta crescendo e nel 2018 ha guidato l’informale “classifica” delle procedure: nel 2018 ha infatti avviato bandi BIM per servizi di architettura e di ingegneria per un importo di 87,2 milioni di euro (pari a 94 procedure, oltre un terzo di quelle promosse in Italia).

In conclusione, sembra che il cambiamento che i numeri descrivono stia iniziando a essere anche culturale: “lo scenario della crescita del BIM è dovuto anche alla consapevolezza che si tratta di uno strumento che contribuisce all’evoluzione del settore della progettazione e soprattutto delle costruzioni, tanto da diventare una moda. Come sempre l’Italia fatica ad avviare i processi, ma poi, a un certo punto le cose accelerano rapidamente”.

18 Febbraio 2019

CONDIVIDI
  • Stampa Articolo
  • Invia Articolo
IN EVIDENZA
CALENDARIO EVENTI
PROSSIMI 10 EVENTI      
10
FEB
Per-corso per aspiranti domatori di luce: corso di fotografia livello base
 18:00 - 20:00   Passaggio Canonici Lateranensi 1   sede dell'ordine 
11
FEB
Ciclo di incontri da ANCI Lombardia
 14:30 - 16:45   via Rovello 2   sede ANCI Lombardia 
SEGUICI SUI SOCIAL
UTILITÀ
  • Privacy Policy
  • Cookie Policy
  • Condizioni d’uso
  • Credits
  • Webmaster
comunicazione@architettilombardia.com