È curata dal Dipartimento Cooperazione, solidarietà e protezione civile in collaborazione con il Dipartimento Ambiente, energia e sostenibilità la nuova guida pubblicata dal Cnappc, interamente dedicata alla cooperazione allo sviluppo e all’assistenza umanitaria.
“Lo spazio morale”, introdotto dalle parole del recentemente scomparso architetto napoletano della cooperazione Fabrizio Carola, si rivolge agli architetti che intendono lavorare in situazioni critiche e di emergenza e si avvale del confronto con esperti di interventi in aree critiche e contesti in via di sviluppo come Alessio Battistella (ARCò), Emilio Caravatti (caravatti_caravatti), Camillo Magni (Operastudio), Raul Pantaleo (TAMassociati), Riccardo Vannucci (FareStudio), autori di alcuni dei “contributi di orientamento” utili a inquadrare la questione da punti di vista differenti.
Tracciando una storia della cooperazione dalla nascita della Croce Rossa Internazionale e l’azione del suo fondatore Henry Dunant ai giorni nostri, traccia anche un sintetico quadro di come la cooperazione internazionale è organizzata, quali sono le istituzioni attive (dagli organismi e agenzie internazionali come la UNHCR a quelli nazionali dipendenti dal Ministero degli Esteri), per arrivare a quale può essere il ruolo degli architetti, la cui attività è “guidata” dai colleghi italiani oggi attivi ma anche da progettisti di fama internazionale come "l’architetto dei disastri" giapponese Shigeru Ban (presente anche in Italia dopo il terremoto de L’Aquila con le sue architetture di tubi di cartone) e da padri nobili come lo scomparso Hassan Fathy, autore nel 1969 di “Architecture for the poor: An Experiment in Rural Egypt”.
La formazione nazionale e internazionale, le competenze, i possibili ruoli dentro il non facile mondo delle ONG, le associazioni attive in Italia (dalle sezioni regionali di Architetti senza Frontiere ad Africabougou, Architetti di Strada e Archintorno) e le possibilità di fare volontariato e i portali per il reclutamento chiudono la pubblicazione.