Filippo Barbera. La città pubblica: spazi, edifici e luoghi per le persone
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Prosegue con Filippo Barbera “Racconti di Carta”, il ciclo di incontri promossi da Fondazione Architetti Bergamo di concerto con l’Ordine dedicato alla presentazione e discussione di libri legati all’architettura e alla trasformazione del territorio. Il sociologo è ospite il 25 ottobre moderato da Michele Roda (Il Giornale dell’architettura).

Filippo Barbera è sociologo, professore ordinario di Sociologia Economica presso il Dipartimento CPS dell’Università di Torino. Si occupa di innovazione sociale, economia fondamentale e sviluppo delle aree marginali. La sua ricerca si concentra principalmente su temi legati allo sviluppo locale, alle disuguaglianze territoriali e all’innovazione sociale. Barbera ha contribuito agli studi sulla coesione sociale e sul ruolo delle economie locali e delle imprese sociali nel ridurre le disuguaglianze.
Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: Innovatori sociali, Bologna, Il Mulino, 2019 (con Tania Parisi) e Economia Fondamentale, Torino, Einaudi, 2019 (come “Collettivo per l’economia fondamentale”). Ha partecipato al progetto editoriale “Riabitare l’Italia”, pubblicato da Donzelli, 2018 (a cura di Antonio De Rossi). È membro del Forum Diseguaglianze e Diversità e affiliate presso il Collegio Carlo Alberto (Torino).

Le nostre società sono caratterizzate da una crescente rarefazione delle relazioni interpersonali nello spazio fisico e all’impetuosa crescita degli ambienti digitali. Sempre meno, come collettività organizzata, condividiamo lo stesso spazio pubblico come cittadini in situazioni di compresenza fisica. Le attività che svolgiamo a distanza sono sempre più pervasive: i nostri ruoli sociali di lavoratore, consumatore, attivista e cittadino si sono via via digitalizzati, sino a prescindere dallo spazio fisico.
Nel seminario si sosterrà che il futuro delle società democratiche si costruisce in modo cruciale a partire dalla presenza di spazi condivisi quotidiani. È, questa, l’idea di città pubblica intesa come lo spazio condiviso e collettivo che c’è “tra le case” e, in generale, tra gli spazi privati. Biblioteche, centri per l’infanzia, librerie, chiese, moschee, sinagoghe, fablab, spazi di coworking, case del quartiere, circoli di partito, sedi sindacali, associazioni civiche, orti urbani, cooperative di comunità, scuole, centri sociali, piazze, aree pedonali e parchi sono spazi in cui le persone si riuniscono per soddisfare contemporaneamente – tramite azioni pratiche e interazioni “gratificanti” – un obiettivo privato e un fine pubblico, all’insegna del piacere intrinseco che l’interazione comporta. Società e spazio non sono separabili: come nel nastro di Möbius non è possibile distinguere l’interno dall’esterno, così non è concepibile disgiungere i luoghi di vita dalla loro organizzazione spaziale”
.

Partecipazione
La partecipazione degli architetti è gratuita e prevede il conferimento di 2 cfp. Iscrizioni tramite piattaforma Eventbrite.

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