Camillo Boito (1836-1914) fu uno degli architetti più importanti dell’Ottocento italiano. Al centro dei principali dibatti che muovevano il mondo dell’architettura della seconda metà del XIX secolo, fu progettista di interventi a Padova (area medievale del Palazzo della Ragione) e Milano (tra cui il restauro della Pusterla di Porta Ticinese e Casa di riposo per Musicisti Giuseppe Verdi), teorico animatore dei dibattiti che stavano vedendo la nascita del moderno concetto di restauro dei monumenti e discutevano di un nuovo “stile” per il nascente stato unitario, docente e riformatore dei precorsi educativi degli architetti sia all’Accademia di Brera che al nascente Politecnico di Milano.
Crespi d’Adda Unesco e Associazione Crespi d’Adda celebrano il legame tra Boito e il villaggio operaio incentrando sull’architetto la giornata introduttiva della terza edizione del Festival della Letteratura del Lavoro, prevista il 21 settembre presso il villaggio dichiarato Patrimonio Unesco nel 1995.
Tre sono i momenti previsti:
- tavola rotonda di presentazione dei due volumi che raccolgono le attività del Centenario Boitiano (“Camillo Boito moderno” e “L'opera letteraria di Camillo Boito in dialogo con le arti”)
- visita ai luoghi “boitiani” di Crespi d’Adda: il villaggio operaio, il cimitero, la centrale elettrica e il campanile di Trezzo progettare dall’allievo Gaetano Moretti
- prima nazionale della performance teatrale ispirata alla novella “Un corpo” di Camillo Boito
L’iniziativa è patrocinata da Consulta AL e dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Bergamo, dalla Scuola AUIC del Politecnico di Milano e dall’Accademia di Brera.