C’è tempo fino al 31 marzo per partecipare a Photomarc 2020, il concorso di fotografia promosso dall’Associazione Culturale Made in Maarc per “porre l’attenzione sullo straordinario e complesso patrimonio architettonico appartenente al periodo che va dalla seconda metà degli anni '20 alla soglia della seconda guerra mondiale (1925/1945)”.
Il tema è preciso, “1925/1945 - Edifici pubblici in Italia: razionalismi, classicismi, monumentalismi”, sviluppato da un che individua 239 architetture in 82 città in tutta Italia.
Per le province lombarde, la selezione di edifici è la seguente:
Bergamo: Palazzo delle Poste (1932, Angiolo Mazzoni, via Antonio Locatelli 17); Palazzo degli Uffici Statali - Agenzia delle Entrate (1933-1947, Rinaldo Borgnino, Michele Invernizzi e Dagoberto Ortensi, largo Bortolo Belotti 3)
Brescia. Torrione Ex I.N.A. (1932, Marcello Piacentini, piazza della Vittoria 11); Torre della Rivoluzione e Arengario (1932, Marcello Piacentini, piazza della Vittoria); Assicurazioni Generali (1932, Marcello Piacentini, piazza della Vittoria 9); Palazzo delle Poste (1933, Marcello Piacentini, piazza della Vittoria 1)
Como. Tempio Voltiano (1926, Federico Frigerio, viale Guglielmo Marconi 1); Mercato Coperto (1934, Mario Levacher, UT Comune di Milano, via Giuseppe Sirtori 1); Istituto Provinciale Igiene Sociale (1934, UT Provinciale, via Cadorna 8-10); Edificio della Dogana Como-Ponte Chiasso (1937, UT Genio Civile, Ponte Chiasso 53); Caserma Guardia Nazionale Repubblicana, oggi Questura (1937-1943, Gabriele Giussani, viale Franklin Delano Roosevelt 7); ULI, oggi ATS (1940-1943, Cesare Cattaneo e Pietro Lingeri, via Pessina 6
Cremona. Galleria I.N.A., oggiGalleria XXV aprile (1933, Nino Mori, piazza Roma 59); Chiesa di Sant’Ambrogio (1935, Giovanni Muzio, via San Francesco d’Assisi 5); Palazzo dell'Arte, oggi Museo del Violino (1941-1947, Carlo Cocchia, piazza Marconi)
Mantova. Palazzo I.N.F.P.S. - Istituto Nazionale fascista Previdenza Sociale, oggi Palazzo dell’Inps (1936-1939, Mario Loreti, tra piazza Martiri di Belfiore, via Corridoni, via Pescheria e il Rio)
Milano. Tempio della Vittoria - Sacrario dei Caduti Milanesi Monumento ai caduti (1927-1930, Giovanni Muzio, Alberto Alpago Novello, Tomaso Buzzi, Ottavio Cabiati, Gio Ponti, largo Agostini Gemelli); Palazzo della Borsa (1928-1931, Paolo Mezzanotte piazza degli Affari); Palazzo I.N.F.P.S. Istituto Nazionale Fascista Previdenza Sociale (1930, Marcello Piacentini, piazza Missori); Stazione Centrale (1931, Ulisse Stecchini, piazza della Repubblica); Palazzo dell’Arte, oggi Triennale (1931, Giovanni Muzio, viale Emilio Alemagna 6); Palazzo dell’Istituto Nazionale delle Assicurazioni (1932-1937, Piero Portaluppi, piazza Diaz 6); Palazzo di Giustizia (1932-1940, Marcello Piacentini, Ernesto Rapisardi, via Freguglia 1); Ex sede della Società Montecatini (1936-1938, Gio Ponti, Antonio Fornaroli, Eugenio Soncini, largo Donegani); Palazzo Ferrania, oggi FIAT (1936-1942, Gio Ponti, corso Matteotti, angolo via San Pietro all’Orto); Casa del Mutilato (1937-1942, Luigi Lorenzo Secchi, via Freguglia 4); Arengario e Sacrario dei Martiri Fascisti(1937-1942, Piero Portaluppi, Giovanni Muzio, Piergiorgio Magistretti, Enrico Agostino Griffini, piazza Duomo); Gruppo Rionale “Benito Mussolini”, oggi Uffici delle Dogane Milano 1 (1938, Mario Bacciocchi, viale Ceresio 12); Banco di Roma, oggi Palazzo Edison (1938–1942, Cesare Scoccimarro, piazza Tommaso Edison 1); Palazzo del Popolo, oggi Palazzo dell’Informazione (1938-1942, Giovanni Muzio, piazza Cavour); Angelicum (1939-1942, Giovanni Muzio, via Bertoni); Ospedale Niguarda - Cà Granda (1939, Giulio Marcovigi e Giulio Arata, piazza dell’Ospedale Maggiore 3)
Monza. Ex Casa della G.I.L., oggi Urban Center (1933-1934, Aldo Putelli, via Turati 6); Palazzo I.N.A. (1935, Luigi Bartesaghi, piazza Trento e Trieste, largo XXV Aprile)
Pavia. Ex Casa del Balilla, oggi Fondazione “Le Vele” (1934-1936, Carlo Alberto Sacchi, viale Lungo Ticino Sforza 56); Palazzo del Governo, oggi Sede degli Uffici della Prefettura di Pavia e Palazzo della Provincia (1936-1939, Carlo Morandotti, piazza Guicciardi); Casa della Milizia e Caserma, oggi Sede della Polizia locale (1937-1940, Carlo Alberto Sacchi e Eliseo Mocchi, viale Resistenza 5)
Sondalo. Villaggio Sanatoriale Morelli, oggi Ospedale Eugenio Morelli (1932-1940, Ufficio Costruzioni Sanatoriali di Roma, ing. Raffaello Mattiangeli, ing. Tullio Petech, via Zubiani 33)
Sondrio. Palazzo del Governo (1931-1935, Giovanni Muzio corso, XXV Aprile 20-22)
Varese. Palazzo di Giustizia (1928, Vittorio Ballio Morpurgo, piazza Cacciatori delle Alpi 4); Palazzo delle Poste e dei Telegrafi (1930, Angiolo Mazzoni, viale Milano 11); Palazzo Provinciale delle Corporazioni, oggi Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura (1937-1938, Mario Loreti, Edoardo Flumiani, piazza Monte Grappa 5)
Ogni partecipante può presentare un massimo di 5 scatti che possono essere relativi a uno solo degli edifici della selezione oppure a edifici diversi.
Questi saranno valutati da una giuria comprendete Lorenzo Degli Esposti (architetto e presidente), Giulio Barazzetta (architetto), Roberto Borghi (critico d'arte), Marco Introini (fotografo/architetto), Luca Massari (fotografo), Montagna (fotografo), Giovanna Saladanna (grafico/architetto).
I premi in palio prevedono 500 euro per il primo classificato, 200 euro per il secondo e 100 euro per il terzo.