Giorgio Casati Sinestesie pittoriche

Approfondimenti psicoanalitici dimostrano che nell’arte e nel linguaggio artistico di ciascuno si racchiudono i misteri dell’anima umana; aspetti specifici e fondamentali della psiche si manifestano attraverso i pensieri che influenzano le idee produttrici delle immagini create con gli oggetti realizzati strumentalmente dalle nostre espressività.

Giorgio Casati ha raccolto in questo libro una selezione di opere artistiche da lui prodotte e a cui è particolarmente legato affettivamente.

Lui, architetto, preciso tecnologo della fabbricazione, attento amministratore di patrimoni edilizi pubblici, appassionato promotore di sviluppi costruttivi, ha sempre manifestato il gusto, la passione per l'attività espressiva, attraverso la manualità; senza sentirsi legato, in questo caso, a influenze, indirizzi e tendenze stilistiche; ma affrontando semplicemente le tematiche della pratica rappresentativa.

In aggiunta nel libro ha voluto affiancare, alle pagine di riproduzione grafica, i contributi di autorevoli amici e magistrali rappresentanti delle sue esperienze culturali, che hanno testimoniato il loro apprezzamento e la comprensione tecnica della sua opera. Ciò in una sorta di unione tra quelli che sono gli interessi e le espressioni del proprio agire e i legami di umanità e ideologia.

Tra i saggi che presentano il lavoro, quello di Claudio Cerritelli coglie la laboriosa ricerca, di contenuti e forma, alla base del lavoro” Tutto questo repertorio di possibilità operativa significa per Casati ricerca dell’essenzialità della forma, secondo le valenze dell’ Arte Concreta (non astratta in senso convenzionale) basata sull’intuizione del ritmo cromatico, sull’oggettivazione degli accordi tra segno e colore, sulle connessioni tra materia e forma, sull’alternanza simultanea di strutturazione e frantumazione dell’immagine…”. Corrado Gavinelli definisce le opere nuove di Casati più mature concettualmente e proponenti molteplici diversificazioni espressive, tutte inventive a causa del loro sperimentalismo. Compiendo un riferimento maggiormente legato alla contemporaneità, le avvicina soprattutto alle tendenze della Transavanguardia italiana e della sua corrispondente corrente tedesca dei Nuovi Selvaggi e poi a quelle forme organico/ post-astrattistiche alquanto cromatizzate del recente Gillo Dorfles artista.

Fania Cavaliere dichiara che la vocazione al disegno in Casati non sembra quella che più tradizionalmente si lega all’architettura. Osservando le sue eleganti cosmogonie in ceramica smaltata, definisce il suo operare un complessivo sguardo sulla realtà, dove l’architetto-artista osserva e racconta la Natura, così come questa gli appare.

In particolare Gavinelli svela come Casati definisca - con le sue varie tipologie pittoriche - nuove forme espressive sia nelle endiadi sia di una natura incontaminata delle evoluzioni e, delle involuzioni; forme delicate ed audaci che meritano una particolare ammirazione.

Poi, con le domande rivolte da Fania Cavaliere a Casati si puntualizzano alcuni concetti artistici di autori contemporanei che appaiono significativi riferimenti alle opere di Casati.

Ugo La Pietra ricorda quanto- per molti architetti- sia una sofferenza il non riuscire a esprimersi compiutamente attraverso la pittura e come Casati sia riuscito a trovare "uno spazio in grado di equilibrare la lunga fatica dei suoi progetti attraverso la pittura." Come le sue opere dimostrino energia evocativa, vitalità, ottimismo, immaginazione; un desiderio di libertà e disinvoltura creativa, contrastante con le sue rigorose pratiche progettuali.

Quindi il libro propone una selezione delle opere pittoriche e ceramiche, che comprende "endiadi", "omaggi" a pittori a lui vicini, ritratti di amici e altri artisti frequentati da Casati, dipinti realizzati prevalentemente con tecnica acrilica; poi piatti e piastre in ceramica dai colori intensi; disegni eseguiti per progetti di installazioni.

Le opere dimostrano il suo desiderio di esprimere attraverso l'arte la ricerca di una ragione sintetica del lavoro: una manifestazione delle sue fantasie che egli ritiene indispensabile affiancare alle espressioni e alle sue competenze tecniche, alla sua visione ordinata del lavoro e dell'impegno sociale.

La sua esperienza professionale lo ha portato nel tempo a applicarsi in varie discipline, dal design, alla costruzione edilizia, all'amministrazione della cosa pubblica, senza mai abbandonare l'interesse personalistico dell'espressione nel campo delle arti visive.

Il libro termina con una raccolta di immagini che ritraggono Gillo Dorfles con Barbara Casati (accanto a opere di Casati esposte ad Albisola) e, altre foto con: Casati e Bruno Munari; con Heinz Waibl presso lo Studio A/A di Casati nel cortile di Via Giusti; con Luigi Sansone nel laboratorio ERNAN Design ad Albisola S.; con Ugo La Pietra nel cortile della sua abitazione- studio in Milano; con Alberto Marangoni nel suo studio a Como Albate, con Mirella Loik e Corrado Gavinelli presso la Fondazione “Villa Carlotta” in Tremezzo e, con Angelo Casciello; con Nicola Salvatore; a Chiasso con Nicoletta Ossanna Cavadini, Fulvio Caldarelli, Gillo Dorfles, Alberto Marangoni, Luigi Sansone e, infine, in Vigevano con Cesare Giardini, Vito Giuliana, Fortunato D’Amico Giuseppe Lippi.

 

 

  • Testi di: Claudio Cerritelli, Fania Cavaliere, Ugo La Pietra, Luca Bochicchio, Giorgio Casati, Carrado Gavinelli
    Giorgio Casati Sinestesie pittoriche
    Giorgio Mondadori Editore, Milano, 2020
    pp. 175, euro 20
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