Ci sono parole che, sotto una mano di verde, hanno il cuore di cemento. Così una mattina scopriamo che davanti a casa nostra è sorto un nuovo cantiere e le betoniere stanno asfaltando l'ultimo prato libero, anche se la legge e il piano urbanistico sembravano chiari al riguardo. Che cosa ci è sfuggito? L'urbanistica è ormai una lingua straniera, un gergo governato da pochi, pieno di parole dal significato incomprensibile e scivoloso, con una grammatica ambigua che quasi sempre fa scempio del suolo (dicendo che lo sta salvando). Questo libro svela - attraverso "lemmi", esempi, citazioni, aneddoti - il significato di oltre 100 parole dell'urbanistica, da "àmbito" a "urban sprawl". Un aiuto per imparare a leggere, "tradurre" in italiano e interpretare la legge della propria Regione, il piano del Comune o una sentenza del Tar, e denunciarne le incongruenze. Perché la cultura e la conoscenza sono le armi più affilate contro il consumo di suolo e la comprensione delle parole ne è l'impugnatura. Un libro con una potente carica etica e civile, rivolto a cittadini e comitati, ma anche a studenti, urbanisti, amministratori pubblici. Con un testo di Tomaso Montanari.