La cassa pensionistica degli ingegneri e architetti liberi professionisti ricorda che gli iscritti che prevedono di avere, per il 2025, un reddito professionale inferiore a 18.966 euro possono chiedere di non versare il contributo soggettivo minimo, ma solo una percentuale del reddito effettivamente prodotto (il 14,5%). Questa possibilità, prevista dal regolamento previdenziale, può essere esercitata per un massimo di 5 anni, anche non consecutivi, nell’arco della propria carriera.
La richiesta deve essere presentata esclusivamente online, attraverso l’area riservata di Inarcassa On Line, nella sezione “Agevolazioni - Deroga contributo soggettivo minimo”. Per il 2025, poiché il 31 maggio cade di sabato, la scadenza per inviare la domanda è posticipata al 3 giugno. Se invece ci si iscrive a Inarcassa dopo questa data, si ha un mese di tempo dalla notifica di iscrizione per inoltrare la domanda.
Durante l’anno in cui si usufruisce della deroga, restano garantite le principali tutele assistenziali: maternità, indennità, sussidi, mutui e così via. Inoltre, è possibile chiedere riscatti (come quelli per la laurea o per il servizio militare) o ricongiunzioni con altri enti previdenziali.
Chi può richiedere la deroga
Per accedere a questa agevolazione è necessario: essere iscritti a Inarcassa al momento della domanda; non essere pensionati né pensionandi; non percepire una pensione da altri enti (fatta eccezione per l'invalidità civile INPS); non beneficiare della riduzione contributiva per under 35; non aver già usufruito della deroga per 5 anni.
Come funziona il versamento
Al momento della dichiarazione dei redditi per il 2025, da presentare entro il 31 ottobre 2026, se il reddito effettivamente dichiarato risulterà inferiore a 18.966 euro, si dovrà versare il 14,5% di quanto guadagnato, entro il 31 dicembre 2026, tramite PagoPA o F24.
Se invece il reddito dovesse risultare pari o superiore a 18.966 euro, oltre al 14,5% si dovrà versare anche il contributo minimo soggettivo, maggiorato degli interessi (calcolati con tasso BCE + 4,5%).
Utilizzare la deroga comporta una riduzione dell’anzianità contributiva, è comunque possibile recuperare in un secondo momento la parte non versata, tramite integrazione volontaria (riscatto), entro 5 anni.
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