Torre Vriz a Trieste, 1955-59, Gino Valle (© Miran Kambič)
Aperta fino al 12 ottobre al Magazzino delle Idee di Trieste, la mostra fotografica “Le affinità di confine. Architetture tra Friuli Venezia Giulia e Slovenia” esplora un secolo di architettura tra Italia e Slovenia attraverso gli scatti di Roberto Conte e Miran Kambič.
Curata da Luka Skansi e Paolo Nicoloso, propone un confronto visivo e critico tra oltre cinquanta coppie di edifici, accostati in dittici per tipologia, epoca o funzione. Ne emerge una narrazione fatta di analogie e contrasti, dove l’architettura diventa chiave di lettura delle complesse stratificazioni culturali, storiche e politiche di una regione di confine.
Dal periodo austro-ungarico al socialismo jugoslavo, dai modernismi ai regionalismi, fino agli sviluppi più recenti, la mostra restituisce un paesaggio transfrontaliero in cui i confini non sono barriere, ma membrane porose capaci di accogliere contaminazioni. Ogni dittico mette in relazione edifici “gemelli” per funzione - scuole, teatri, edifici pubblici - ma diversi per stile, ideologia o contesto storico, suggerendo una riflessione sul ruolo dell’architettura come veicolo di identità collettive e memoria condivisa.
Le affinità di confine è parte del programma GO! 2025 & Friends, che anticipa la Capitale europea della Cultura Nova Gorica - Gorizia 2025 e rafforza il dialogo culturale tra le due sponde del confine.