∎ semplificazione normativa, con particolare riguardo per le norme sugli appalti pubblici
∎ applicazione del principio di sussidiarietà come strumento di semplificazione ed efficientamento delle attività della Pubblica Amministrazione
∎ rilancio degli investimenti in opere infrastrutturali e per la messa in sicurezza del territorio
∎ mitigazione del peso fiscale su professionisti e imprese
∎ potenziamento del sistema di aggiornamento delle competenze professionali in ambito ordinistico
∎ completamento del processo di riforma del sistema ordinistico e migliore applicazione delle norme a tutela della dignità professionale
Queste macro-aree riassumono le proposte per il rilancio del paese che CUP-Comitato unitario permanente degli Ordini e Collegi professionali e RPT-Rete Professioni Tecniche italiane hanno presentato ai recenti Stati Generali dell’Economia.
Il senso del Manifesto presentato a Villa Pamphilj al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte prende le mosse dai 500.000 professionisti che hanno richiesto il bonus quale reddito di ultima istanza e dall’esclusione discriminatoria dai contributi a fondo perduto.
Secondo i presidenti di CUP e RPT Marina Calderone e Armando Zambrano i professionisti contribuiscono “alla creazione del 14% del Prodotto interno lordo e lavorano perché il Paese possa rialzarsi prima possibile. La crisi sanitaria è diventata in breve tempo anche economica, ma non deve diventare sistemica. Con questo obiettivo chiediamo di valutare le nostre proposte a costo zero prima di elaborare un nuovo progetto per il Paese. Quale prima interfaccia della pubblica amministrazione, negli anni abbiamo sempre contribuito alla sua informatizzazione e crediamo che questa sia una strada da percorrere insieme dando alle aziende e ai professionisti maggiori opportunità di investimento per la modernizzazione complessiva dell’Italia”.