“Seed - Design actions for the future”, festival promosso da Fondazione Guglielmo Giordano e curato dall’Istituto Nazionale di architettura (IN/Arch), ritorna per la terza volta dal 25 al 28 settembre a Perugia. La cornice di San Francesco al Prato ospita la quattro giorni di incontri a cui interverranno oltre 50 tra architetti, designer, scienziati, filosofi e artisti a ragionare sul tema degli “Equilibri” che caratterizzano la condizione di generale instabilità di un XXI secolo segnato dagli effetti dei cambiamenti climatici sui sistemi urbani, ambientali e sociali, dai conflitti internazionali, dagli effetti dell’intelligenza artificiale e dall’acuirsi delle disuguaglianze.
La manifestazione prevede quattro giorni di incontri con oltre 50 ospiti esperti tra architetti, designer, scienziati, filosofi e artisti.
In apertura, il fisico sperimentale, divulgatore e saggista, già presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana Roberto Battiston terrà una lectio dedicata a celebrare l’importanza del pensiero scientifico.
Nel corso dei numerosi interventi che andranno a comporre il palinsesto, si parlerà di “Geopolitica degli squilibri” insieme a Lucio Caracciolo, direttore di LIMES; Raul Pantaleo, TAMassociati, sarà in dialogo con il neuroscienziato Giovanni Vecchiato per approfondire il legame tra “Architettura ed empatia”. Omar di Felice, esploratore e ultracyclist, parlerà di “Limite e possibilità”, raccontando della sua traversata dell’Antartide in bicicletta per portare avanti un progetto tra scienza e sport, e lanciare un messaggio sulla necessità di impegnarsi per contrastare la crisi climatica. Un viaggio, stavolta attraverso le cartografie della geopoeta Laura Canali, offrirà una rappresentazione delle tensioni che agitano i continenti; e ancora, si parlerà della relazione tra etica e intelligenza artificiale con il consigliere di Papa Francesco, Padre Paolo Benanti. A cavallo tra architettura, design e arte pubblica si muoveranno invece Alexander Römer, fondatore del collettivo berlinese Constructlab, che tratterà di “Architettura della convivialità”; Alessandra Covini e Giovanni Bellotti, alla guida di StudioOssidiana, porteranno il loro approccio collaborativo e interdisciplinare applicato alla progettazione e alla costruzione. “Natura/Utopia” sarà il titolo del dialogo tra Ugo La Pietra, e il critico d'arte Marco Tonelli.
Presenti anche il filosofo e direttore editoriale di Domus Walter Mariotti, che presenterà un paper dal titolo “Architettura e libertà: paesaggio, città, diritti civili” e Toshiko Mori Guest Editor nel 2023. Luca Molinari si addentrerà nella dimensione intima degli ambienti che compongono le nostre case a partire dal suo ultimo libro “Stanze. Abitare il desiderio”, mentre Annalisa Metta rivendicherà la necessità del progetto di paesaggio inteso come una forma di collaborazione gentile e gioiosa dall’esito incerto, con un’inedita e feconda visione, in grado di ribaltare la prassi dei “professionisti del giardino”.
Tra gli ospiti internazionali, ci saranno anche Jan Gehl, decano del progetto dello spazio urbano, il co-fondatore di Snøhetta, Kjetil Trædal Thorsen, Petra Blaisse e Jana Crepon (Inside Outside Landscape); mentre tra gli italiani, con un intervento intitolato “1:1 – Un approccio umanistico” ci sarà Piero Lissoni, e ancora Mario Cucinella, Amedeo Schiattarella, Aldo Colonetti e Giacomo Maniscalco per SOS (School of Sustainability).