Si rinsalda la collaborazione tra l’Ordine Ticinese degli Ingegneri e degli Architetti (OTIA) e gli Ordini degli ingegneri e architetti transfrontalieri. Molti sono gli obiettivi e i temi discussi nel corso degli scorsi sette mesi (in cui i vari rappresentanti si sono riuniti a scadenza bimensile) e presentati nella conferenza stampa congiunta tenutasi il 19 giugno a Mezzana (Svizzera). La collaborazione vede in prima linea anche gli Ordini degli Architetti PPC delle province di Como, presente in conferenza stampa rappresentato dal presidente Michele Pierpaoli (responsabile del Gruppo di Lavoro “Professione, Contratti, Compensi e CTU” di Consulta AL), e Lecco, ed è mirata alla migliore gestione delle opportunità di lavoro in Italia e in Svizzera e alla realizzazione di opere di qualità per committenze private e pubbliche.
Concorsi. Il tema della centralità delle procedure concorsuali per la realizzazione di opere edili e civili è uno dei portanti: fra i primi obiettivi c’è lo sviluppo di un’app attraverso cui promuovere progetti realizzati nei territori di frontiera tramite concorsi di progettazione.
Concorrenza. La definizione di chiare regole per l’esercizio delle professioni, che possa quindi anche definire gli ambiti della concorrenza e limitare i casi di concorrenza sleale tra i professionisti, è fondamentale per garantire la trasparenza e l’interesse pubblico senza limitare la libertà di commercio. In concreto, OTIA e gli Ordini italiani hanno discusso le procedure di accesso ai rispettivi mercati, definite dagli accordi bilaterali tra Svizzera e Unione europea, evidenziando gli impedimenti burocratici che ostacolano una vera libera concorrenza.
Formazione continua. Obbligo in Italia ma non in Svizzera, dove OTIA, per il tramite della Società Svizzera degli ingegneri e degli architetti (SIA) e della Conferenza ticinese delle Associazioni tecniche (CAT), ha attivato una collaborazione con la SUPSI (Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana) per proporre un’offerta in corsi di formazione continua. Obiettivo è l’ampliamento di un’offerta riconosciuta.
Collaborazione deontologica. L’aumento degli scambi di informazioni in merito ai professionisti che hanno violato le regole e la deontologia professionale è uno dei progetti in corso, mirato a capire come poter procedere in considerazione delle differenze tra i sistemi legali tra Italia e Svizzera ed evitare che professionisti sanzionati in un Paese lavorino nell’altro.