Le prime due targhe: l’ex Guardia di Finanza di Bergamo (ex Istituto San Marco, Luigi Ghò con strutture di Aldo Favini e Domenico Deleidi, 1960-72, a sinistra, foto di Marco Introini) e il Museo di Scienze Naturali di Brescia (Graziano Piovanelli, Mario Serino, 1974, a destra, foto di Stefano Molgora)
Sono stati presentati al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo i temi e gli eventi bergamaschi di LABB-Love Architettura Bergamo Brescia, il contributo degli architetti a Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. Nasce dalla collaborazione tra Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Bergamo, Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Brescia e Fondazione Architetti Bergamo per attivare un processo di promozione dell’architettura.
Presenti sono quindi stati i presidenti dei due Ordini Alessandra Boccalari (Bergamo) e Stefano Molgora (Brescia) e il presidente di Fondazione Architetti Bergamo Gianpaolo Gritti.
Stefano Molgora ha anticipato la prossima presentazione a Brescia del programma bresciano della manifestazione.
Il Festival per Bergamo: 22, 24 e 26 maggio, il programma e i temi per il territorio
Il Palazzo dei Contratti e delle manifestazioni, l’ex chiesa di Sant’Agostino Aula Magna dell’Università degli Studi di Bergamo e i.lab Italcementi al Kilometro Rosso ospiteranno il 22, 24 e 26 maggio le giornate bergamasche di LABB. Il 28 maggio la giornata conclusiva svolgerà una sintesi della settimana e presenterà il premio internazionale ARCHITETTURALOVERS.
Il programma, co-curato in collaborazione con il Politecnico di Milano e l’Università degli Studi di Bergamo, svilupperà temi e approfondirà progetti guidati da tre direttrici: ereditare, conoscere, curare. È stato illustrato da Leyla Ciagà e Federico Deambrosis (Politecnico di Milano), Alessandra Ferrari (responsabile del Dipartimento Promozione della cultura architettonica, dell’architetto/a, eventi culturali e strumenti di comunicazione del Consiglio nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori) e Fulvio Adobati (Università degli Studi di Bergamo).
La prima giornata, il 22 maggio, è dedicata al tema dell’eredità del patrimonio architettonico contemporaneo. Si affronteranno i temi degli archivi documentali e del valore delle opere esistenti sul territorio, ragionando su quali strategie possano essere messe in campo al fine di valorizzarle e renderle comprensibili anche a un pubblico vasto e allargato.
Le due seguenti, il 24 e 26 maggio, sono dedicate alle MICRO e MACRO-trasformazioni della città e del territorio, di pianura e montano. Obiettivo: comprendere le modalità del cambiamento e le azioni di rigenerazione del recente passato, presenti e future direttamente dalle voci dei progettisti e degli attori coinvolti. Medesimo lo schema: il racconto e il dialogo su progetti di rigenerazione e momenti di partecipazione e confronto con la cittadinanza.
La dimensione MICRO, il 24 maggio, allargherà lo sguardo al territorio provinciale selezionando progetti dimensionalmente minimi ma dalle importanti capacità rigenerative, che coinvolgono piccole comunità, contro lo spopolamento con processi di valorizzazione degli abitanti e il riuso innovativo di parti di territorio.
Alla sera è previsto, un incontro con il poeta, scrittore e paesologo Franco Arminio, testimone attivo delle dinamiche che coinvolgono i piccoli borghi italiani, che dialogherà con il professor Renato Ferlinghetti.
La dimensione MACRO invece sarà l’oggetto della giornata del 26 maggio, che affronterà i temi inerenti la trasformazione della città pubblica dalle strategie generali di pianificazione fino ad affrontare nel concreto due macro trasformazioni importanti della città: da palazzetto dello sport alla nuova Galleria d’Arte Moderna dello studio trevigiano C+S Architetti (Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, da poco insigniti del premio Architetto Italiano dell’anno 2022 del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori), dalla stazione al nuovo polo intermodale e di interscambio dello studio milanese Cino Zucchi Architetti-CZA.
Il Premio internazionale ARCHITETTURALOVERS
Il 28 maggio Bergamo e Brescia chiudono la settimana del Festival e presentano il premio internazionale ARCHITETTURALOVERS, illustrato nelle modalità e finalità dai consiglieri Diego Ratti (Bergamo) e Aldo Maifreni (Brescia).
Aperto alla partecipazione di architetti e ingegneri di qualunque provenienza geografica, premierà progetti di sostituzione (demolizione e ricostruzione), conservazione e valorizzazione dell’esistente realizzati fino al 31 dicembre 2022. Il termine per la presentazione delle candidature è fissato in settembre, con premiazione a ottobre a Porto (Portogallo).
Le targhe agli edifici eccezionali dell’architettura pubblica del secondo Novecento
Prende concretamente avvio anche il programma dell’apposizione di targhe agli edifici selezionati in collaborazione con il Politecnico di Milano, a Bergamo e a Brescia.
I primi edifici a essere targati, in contemporanea tra marzo e aprile, sono l’ex Guardia di Finanza di Bergamo (ex Istituto San Marco, Luigi Ghò con strutture di Aldo Favini e Domenico Deleidi, 1960-72) e il Museo di Scienze Naturali di Brescia (Graziano Piovanelli, Mario Serino, 1974).
Un’anticipazione di Brescia
Gli eventi bresciani avranno lungo a Palazzo Martinengo delle Palle, nella sede della Camera di Commercio e in altri spazi pubblici della città di Brescia tra cui il Castello, la Pinacoteca Tosio Martinengo e il Parco dell’Acqua.
Il palinsesto proposto interesserà i temi sviluppati sulle tre direttrici del progetto: ereditare, conoscere, curare e vedrà la collaborazione del Politecnico di Milano e dell’Università degli Studi di Brescia. Interverranno Alessandra Ferrari e Massimo Giuntoli (Responsabile Dipartimento Lavoro Cnappc).
Il 23 maggio è previsto un tavolo tecnico in cui indagare le possibilità del “vuoto” e approfondire alcuni casi esemplari. La seconda giornata, il 25 maggio, stimolerà i bambini e i ragazzi ad immaginare la città futura (la città del 2320). In serata si terrà l’incontro Archilounge 2.0: “aperitivi” a base di architettura critica”, organizzato dalla Commissione Iunior, Giovani e Accesso alla Formazione dell’Ordine. L’ultima giornata, il 27 maggio, cercherà invece di coinvolgere tutta la cittadinanza promuovendo eventi sul tema “Ri-conosciamo la città”: la presentazione del libro “VISIONI DI BRESCIA - immagini della città scomparsa e della città mai apparsa” di Franco Robecchi, a cui seguirà un tour con contest fotografico dell’architettura moderna.