Lo Stadio Artemio Franchi di Firenze, progettato e realizzato da Pier Luigi Nervi tra il 1929 e il 1932, è in pericolo. Un emendamento inserito nell’articolo 55-bis del Decreto Semplificazione, n. 76/2020, mette a serio rischio demolizione molte strutture sportive contemporanee, anche sottoposte a tutela. L’obiettivo di ridurre il consumo di suolo consentendo sull’esistente interventi per migliorarne la sicurezza e arrivando alla demolizione e ricostruzione, consente di agire in deroga annullando di fatto l’efficacia del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
Lo Stadio Franchi è uno di questi, concretamente minacciato dal progetto dell’ACF Fiorentina che ha presentato un piano per la realizzazione di un nuovo impianto.
Do.Co.Mo.Mo. Italia e PLN Project si schierano accanto al soprintendente di Firenze Andrea Pessina, che in questi giorni si sta impegnando per la sopravvivenza di un'icona dell'architettura del Novecento. Lanciano una petizione per salvare una delle opere più importanti del patrimonio architettonico italiano “per il ruolo inedito assunto dalle strutture che, prive di residui mascheramenti, diventano architettura, inaugurando un modo nuovo di vedere e di concepire le forme e di realizzarle attraverso tecnologie e modalità costruttive all'avanguardia per l’epoca. Un’opera paradigmatica se considerata in rapporto a tanti successivi stadi che ne ripropongono e reinterpretano quella particolare bellezza che si identifica nella essenzialità”.
È possibile dare il proprio contributo per la salvaguardia scrivendo una breve lettera al soprintendente di Firenze e inviandola a andrea.pessina@beniculturali.it e, per conoscenza, a Marco Nervi (marconervi@googlemail.com, nipote di Pier Luigi e presidente di PLN Project) e Ugo Carughi (ugo.carughi@gmail.com, presidente di Do.Co.Mo.Mo. Italia).
È anche possibile firmare la petizione sulla piattaformachange.org
Per maggiori informazioni » salviamoilfranchi.org; change.org/p/dario-nardella-conserva-lo-stadio-artemio-franchi-di-pier-luigi-nervi