È stato presentato il 22 novembre il Rapporto Lombardia 2021. L’annuale report redatto da PoliS-Lombardia, giunto alla quinta edizione, nasce per essere uno strumento di supporto alle scelte strategiche territoriali nel conseguimento degli obiettivi globali di sviluppo sostenibile.
La realtà tracciata dal Rapporto risente pesantemente delle conseguenze della pandemia, i cui effetti sono ancora pesanti e i cui sviluppi a lungo termine ancora incerti o ignoti.
Una nuova normalità si sta delineando anche in Lombardia, conseguenza dei rallentamenti imposti dall’emergenza planetaria, e le azioni decise in questo momento sono fondamentali per il corretto indirizzo del futuro.
Guardando agli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, anche in Lombardia è in risalita nel 2020 l’indice di povertà assoluta, rimane marginale la quota di coltivazioni biologiche rispetto a quelle intensive, è diminuita di 2,2 anni la speranza di vita degli over 65 e sono peggiorati gli indicatori della salute mentale. È in leggero aumento l’abbandono scolastico e in calo la partecipazione delle donne al mondo del lavoro (tasso di occupazione femminile al 50%).
Quasi al 30% (sebbene sotto la media nazionale) la quota di acque disperse dalla rete idrica regionale, quasi la metà delle tonnellate equivalenti di petrolio totali di energia rinnovabile consumata proviene dall’elettricità. Notevole l’aumento di NEET, giovani impegnati né in attività lavorativa né formativa.
L’industria conferma la vocazione lombarda di regione manifatturiera avanzata, guidata dal settore high e medium tech (44% del totale). Il reddito medio è fortemente diseguale nelle province, mentre quasi il 30% dei lombardi non è collegato alla rete di trasporto pubblico regionale.
È in aumento la raccolta differenziata dei rifiuti urbani (72%). In calo rispetto al 2005 le emissioni di CO2, soprattutto provenienti dal settore dei trasporti, mentre inferiore è l’apporto proveniente dall’industria. Le foreste, 619.026 ettari, sono concentrate prevalentemente nei settori alpini e prealpini, scarseggiano nelle pianure. In aumento i reati legati alla rete internet, favoriti dalla riduzione generalizzata della mobilità. In grande calo le importazioni dai paesi in via di sviluppo, in gran parte a causa della pandemia.