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Il progetto “Domus 10x10x10” prosegue: Winy Maas, fondatore insieme a Jacob van Rijs e Nathalie de Vries dello studio basato a Rotterdam MVRDV (che quest’anno sta anche festeggiando i primi 25 anni di attività), sarà il guest editor della rivista per il 2019.
L’architetto olandese segue l’esperienza di Michele De Lucchi, a cui lo scorso anno è stato dato l’incarico di inaugurare il poderoso progetto di rinnovamento che la storica testata milanese ha voluto in avvicinamento di un importante traguardo, i suoi primi cento anni di pubblicazioni. Fondata nel 1928 da Gio Ponti, nel 2028 compirà infatti il secolo di vita, che ha iniziato a festeggiare con dieci anni di anticipo chiedendo a 10 architetti di fama internazionale di alternarsi per 10 anni nella direzione di 10 numeri ciascuno.
Maas ha già dato la sua forte impronta stabilendo un tema guida chiave ma difficile, la “città futura”. Questo è sintetizzato all’interno del manifesto “Tutto è urbanesimo”, che vuole indagare, ricercare e ragionare in modo analitico “la città in evoluzione” creando per raccontarla un unico volume di oltre 1000 pagine in costruzione nell’arco di tutto un anno.
Chiamando in causa direttamente “chi fa la città” (urbanisti, paesaggisti, architetti, designer, artisti, costruttori, investitori, sindaci, residenti, utenti, studiosi e critici), “Domus ‘19 porrà domande sul futuro e su come lo immaginano. Le nostre città possono essere più responsabili? Più aperte? Più curiose? Possono essere coraggiose e sperimentali? Possono essere veramente verdi? Possono essere umane, sociali, intime, accessibili, democratiche, libere, adattabili, eterogenee, accoglienti? Possono essere differenti? Possono essere piacevoli, belle, eccitanti? In breve: possono meravigliarci?”.
Il primo numero di Domus curato da Maas sarà disponibile a inizio gennaio 2019.