È aperta fino all’1 novembre a Colletta di Castelbianco (Savona) la mostra “Giancarlo De Carlo e la Liguria. Luoghi Progetti Tracce”. Curata da Emanuele Piccardo e Andrea Vergano, analizza ed espone i progetti realizzati dall’architetto nella sua regione natia.
È una mostra itinerante open air che, dopo le tappe di Genova e Sarzana, arriva a Colletta di Castelbianco. Il borgo è un piccolo centro medievale abbandonato che De Carlo contribuì a riportare alla vita 20 anni fa impostandone un accurato progetto di restauro. La storia del recupero del piccolo borgo è stata anche al centro di un recente libro curato dall’architetto norvegese Ole Wiig.
“Giancarlo De Carlo e la Liguria. Luoghi Progetti Tracce” si concentra anche su altri progetti elaborati per centri liguri tra cui Ameglia (per cui nel 1962 collaborò all’impostazione del Piano Regolatore Generale), Sarzana (collaborazione alla stesura del PRG nel 1965), Bordighera (tra cui la Casa vacanze per i dipendenti dell'ATM tra 1961 e 1963) e Genova, dove, tra l’altro, lavorò per il recupero dell’area Prè e si occupò del progetto del Ponte Parodi.
La mostra è promossa dalla Federazione Regionale degli Ordini degli Architetti PPC della Liguria, dagli Ordini degli Architetti PPC di Genova, Imperia, La Spezia e Savona e dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti PPC di Genova e fa parte delle celebrazioni per il centenario della nascita dell’architetto e urbanista nato a Genova nel 1919 e scomparso a Milano nel 2005.