La Galleria Milano ritorna indietro nel tempo con Enzo Mari. Lo spazio espositivo di via Manin 13 a Milano ripropone infatti fino al 16 gennaio la mostra “Falce e martello. Tre dei modi con cui un artista può contribuire alla lotta di classe”, che il 9 aprile 1973 inaugurò l’apertura della nuova sede della Galleria.
La mostra dedicata all’artista e designer di Cerano (Novara) viene oggi riproposta fedelmente, ricostruita filologicamente con il materiale proveniente dagli archivi di Mari e della Galleria.
L’esperimento di allora, che oggi evidenzia anche il grande cambiamento della città, nacque dallo studio di un simbolo. Numerosi falce e martello provenienti da volantini, muri e comunicazioni di partito vennero analizzati e confrontati per diventare la base per una riprogettazione di un emblema e dimostrare che il messaggio veicolato non viene modificato dalla forma del mezzo di trasmissione.
Le opere in mostra comprendono il simbolo progettato in studio accompagnato dai singoli oggetti d’uso, una grande scultura lignea, bandiere in lana serigrafate in diversi colori, una litografia riproducente la ricerca con 168 simboli e una serigrafia in due colori.
“Falce e martello. Tre dei modi con cui un artista può contribuire alla lotta di classe” comprende anche la digitalizzazione del film documentario che nel 1973 introdusse la mostra. Si tratta di “Comitati politici -Testimonianze sulle lotte operaie in Italia nella primavera del ’71” e venne realizzato da Enzo Mari insieme al Gruppo di Lavoro, composto da alcuni studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.