Modello della Cattedrale Gran Madre di Dio a Taranto (foto di Musacchio,Ianniello & Pasqualini, courtesy Fondazione MAXXI)
Il Museo nazionale delle arti del XXI secolo riparte il 2 giugno dopo la chiusura forzata portata dall'emergenza Coronavirus. Riapre con la retrospettiva che celebra i 40 anni dalla scomparsa di Gio Ponti, originariamente prevista dal 27 novembre 2019 al 13 aprile 2020 la cui chiusura è stata spostata al 27 settembre.
“Gio Ponti. Amare l’architettura”, direttamente tratta dal titolo del suo noto libro pubblicato nel 1957, è curata da Maristella Casciato e Fulvio Irace con Margherita Guccione, Salvatore Licitra e Francesca Tanella e organizzata in collaborazione con CSAC di Parma e Gio Ponti Archives.
Vuole raccontare la poliedrica attività dell’architetto milanese, dell’artista e dell’intellettuale attraverso otto sezioni che raccontano altrettanti nuclei tematici: “Verso la casa esatta”, “Abitare la natura”, “Classicismi”, “Architettura della superficie”, “Facciate leggere”, “L’architettura è un cristallo”, “Apparizioni di grattacieli” e “Lo spettacolo delle città”. Lo fanno esponendo progetti, video, fotografie e un allestimento ispirato alle grafiche, forme e colori ricorrenti nei progetti pontiani con l’obiettivo di spingere a riflettere soprattutto sulla sua preziosa eredità culturale.
“Amate l’architettura, la antica, la moderna. Amate l’architettura per quel che di fantastico, avventuroso e solenne ha creato - ha inventato - con le sue forme astratte, allusive e figurative che incantano il nostro spirito e rapiscono il nostro pensiero, scenario e soccorso della nostra vita”.
Gio Ponti. Amare l'architettura
27 novembre 2019 - 27 settembre 2020
sede: Museo nazionale delle arti del XXI secolo, galleria 5, via Guido Reni 4A, Roma
promosso da: Fondazione MAXXI
n. crediti formativi professionali: 1 cfp (autocertificabile)
Per maggiori informazioni » maxxi.art