Sergio Musmeci con Ludovico Quaroni, Progetto peril ponte sullo stretto di Messina, 1969. Archivio Sergio Musmeci, Collezione MAXXI Architettura, Fondazione MAXXI Roma.
Ingegnere visionario e sperimentatore di tecniche e forme, Sergio Musmeci (1926-1981) è al centro della mostra “inGenio. Idee visionarie dall’Archivio di Sergio Musmeci”, che, curata da Tullia Iori, è aperta al MAXXI di Roma fino al 10 aprile.
Legata a “Technoscape”, è suddivisa in due parti che rileggono i progetti attraverso gli innumerevoli disegni rimasti nel cassetto dell’ingegnere. La prima indaga la sua ricerca di forme “ancora senza nome”, mentre la seconda porta fra i progetti realizzati con un focus sui ponti che permettono al genio dell’ingegnere, autore del viadotto sul fiume Basento a Potenza, di trovare la sua massima espressione.
Accanto al guscio lucano, oggi in restauro, sono in mostra due progetti immaginati: la tensostruttura strallata a campata unica per il ponte sullo stretto di Messina e i grandi piloni sagomati del ponte di Tor di Quinto, disegnato con Ugo Luccichenti per le Olimpiadi di Roma del 1960.
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