Louis Kahn sul tetto di Palazzo Ducale, febbraio 1972
Fino al 20 gennaio la mostra "Louis Kahn e Venezia. Il progetto per il Palazzo dei Congressi e il Padiglione della Biennale" inaugura il programma espositivo al nuovo Teatro dell'architettura dell'USI a Mendrisio progettato da Mario Botta. Curata da Elisabetta Barizza in collaborazione con Gabriele Neri, la mostra è promossa dalla Fondazione Teatro dell’architettura di Mendrisio e dall’Accademia di architettura dell’Università della Svizzera italiana. Con “Louis Kahn e Venezia” per la prima volta viene messo in scena il profondo legame tra l’architetto americano - uno dei Maestri del Novecento - e la città di Venezia, cominciato nel 1928 con la sua prima visita in Laguna, proseguito nei decenni successivi con altri viaggi e consolidato con le partecipazioni alla Biennale, l’amicizia con Carlo Scarpa, le diverse lezioni tenute e soprattutto con il suo progetto, rimasto sulla carta, per il Palazzo dei Congressi. Tali vicende, insieme ai temi ad esse correlati, sono approfondite in mostra grazie a modelli, elaborati grafici, fotografie, videoinstallazioni, lettere e altri documenti, in parte inediti, provenienti da numerosi archivi internazionali e collezioni private tra cui The Architectural Archives-University of Pennsylvania di Philadelphia, il Canadian Centre for Architecture di Montréal, la Fondazione Querini Stampalia di Venezia, la collezione di Sue Ann Kahn di New York e altri.
In mostra spiccano i disegni originali per il Palazzo dei Congressi, frutto di un intenso lavoro analitico e progettuale svolto tra il 1968 e il 1972, che per la prima volta vengono riuniti per restituire la densità della riflessione architettonica di Kahn; le sue reinterpretazioni grafiche dell’architettura veneziana; le registrazioni delle sue lezioni e conferenze a Venezia. Sono presenti anche disegni originali di Le Corbusier e Frank Lloyd Wright, anch’essi autori di progetti, mai realizzati, per la città lagunare.
Il lavoro di ricerca sotteso al progetto espositivo punta infatti a far riflettere sull’attuale e complesso rapporto che si instaura tra passato, presente e futuro in un luogo così eccezionale come Venezia, “puro miracolo” – come disse Louis Kahn – della storia dell’umanità. La scelta del tema di questa prima grande mostra entra anche in risonanza con le caratteristiche architettoniche del Teatro dell’architettura, istituendo un legame tra l’opera di Louis Kahn, Venezia e l’architettura ticinese. Il nuovo edificio del campus dell’Accademia di architettura di Mendrisio, rivela infatti l’influenza che Kahn ha avuto sul lavoro di Mario Botta, il quale collaborò con il maestro americano proprio in occasione del suo progetto per Venezia, alla fine degli anni sessanta, quando era ancora un giovane studente.
Louis Kahn e Venezia
12 ottobre 2018 - 20 gennaio 2019 / mercoledì, venerdì, sabato e domenica 12.00 - 18.00; giovedì 14:00 - 20:00 Aperture speciali 2018: mercoledì 26.12.2018: Santo Stefano 2019: domenica 06.01.2109: Epifania
sede: Teatro dell'architettura, via Turconi 25, Mendrisio (Svizzera)
promosso da: Fondazione Teatro dell'Architettura e Accademia di Architettura dell'Università della Svizzera Italiana
n. crediti formativi professionali: è possibile autocertificarli
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