© Enrico Fiorese
È aperta alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia fino all’8 gennaio 2023 “Venini: Luce 1921-1985”. La mostra, curata da Marino Barovier, è l’evento autunnale del progetto culturale pluriennale Le stanze del vetro, avviato con Pentagram Stiftung per valorizzare l’arte vetraria del Novecento.
L’Isola di San Giorgio accoglie così una retrospettiva, forse l’ultima del progetto avviato, mette nuovamente al centro l’attività pluridecennale della vetreria muranese, da sempre particolarmente impegnata anche nell’ambito dell’illuminazione, domestica e pubblica.
La mostra presenta una selezione di oggetti progettati in collaborazione con molti esponenti del mondo dell’architettura, che hanno affiancato sia l’ufficio tecnico della vetreria che la sua fornace, realizzati in un arco temporale di sei decenni.
“Venini: Luce 1921-1985” espone anche la ricostruzione in scala reale di due capolavori. Il primo è la ricostruzione del monumentale lampadario in vetro progettato nel 1961 da Carlo Scarpa per il padiglione della regione Veneto a Italia 61, celebrazione torinese del centenario dell’unità nazionale che ha visto la realizzazione di Palazzo del Lavoro di Pier Luigi e Antonio Nervi e Gino Covre. Il secondo è il Velario realizzato nel 1951 per la copertura del veneziano Palazzo Grassi, rivisto dal giapponese Tadao Ando.