Il Comune di Vicenza, il Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio e la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza promuovo a Vicenza la mostra “La Fabbrica del Rinascimento. Processi creativi, mercato e produzione a Vicenza”, aperta fino al 18 aprile.
Curata da Guido Beltramini e Davide Gasparotto, espone all’interno della Basilica Palladiana, opera di Andrea Palladio affacciata sulla piazza dei Signori, opere che raccontano la vita culturale e artistica di Vicenza nei 30 anni compresi tra 1550 e 1580, anno dell’inaugurazione del Teatro Olimpico.
La città è una delle aree più dinamiche e ricche d’Europa. Le sue committenze, colte e cosmopolite, richiamano artisti e architetti che la rendono una vera capitale della cultura. È animata e trasformata dall’attività di Andrea Palladio e dalla presenza dei pittori Paolo Veronese e Jacopo Bassano e dello scultore Alessandro Vittoria.
Il percorso si snoda attraverso dipinti, disegni, libri, arazzi, sculture, modelli esposti per portare il visitatore all’interno delle botteghe e ai metodi di lavoro. È arricchito da prestiti provenienti da alcuni dei più importanti musei europei, tra cui il Musée du Louvre di Parigi, il Museo Nacional del Prado di Madrid e i Musei Vaticani.
Chicca finale: grazie al lavoro di un gruppo di specialisti di storia economica, è possibile conoscere i prezzi delle opere esposte, attualizzati e confrontati con alcuni oggetti di uso comune. “Un paio di guanti ‘da signore’ o un arazzo avevano un valore di gran lunga superiore rispetto a uno dei capolavori della pittura mondiale, Due cani da caccia di Jacopo Bassano, in arrivo dal Louvre di Parigi”.